società

La storia di Chiara d’Assisi – I Parte


 

“Era bella de faccia”, così attesta Messer Ranieri De Bernardo che conobbe Chiara ancora ragazza. Chiara nasce intorno al 1193-94 ad Assisi nella potente famiglia degli Offreduccio di Assisi, da Favarone e Ortolana. Del padre non abbiamo molte notizie, sappiamo invece che la madre, donna di grande fede, era molto emancipata per quel tempo; Ortolana, infatti, nonostante gli impegni familiari, più volte si è messa in viaggio per visitare Roma ed altri santuari anche molto lontani, come San Giacomo di Compostela e Gerusalemme. Durante la prima gravidanza, temendo i pericoli del parto, pregò davanti al Crocifisso per chiedere aiuto e si sentì rassicurata: sarebbe nata da lei una luce che avrebbe illuminato il mondo. Per questo, alla bambina che nacque, diede nome Chiara.

La famiglia degli Offreduccio apparteneva ai maiores di Assisi, la nobiltà che deteneva il potere cittadino. Ma i tempi stavano cambiando. Proprio in quegli anni acquistava importanza una nuova classe sociale, i minores: mercanti, notai, medici, sarti, fornai, calzolai, mugnai, artigiani etc… Erano ormai la parte più numerosa e ricca di Assisi, volevano dunque poter governare autonomamente la città. Si arrivò alla guerra civile: maiores contro minores.

Nel 1203 i nobili furono costretti a prendere la via dell’esilio. Anche Chiara, ancora bambina, visse con la sua famiglia a Perugia per alcuni anni, finché la situazione non permise il ritorno in patria.

Durante l’esilio perugino, Chiara strinse legami duraturi di solidarietà e amicizia, tanto che, molti anni dopo, tra le prime compagne che la seguiranno a San Damiano, troveremo proprio giovani donne dell’aristocrazia di Perugia, oltre alle due sorelle Agnese e Beatrice, alla madre Ortolana e ad altre compagne di Assisi.

La casa di Chiara si affacciava sulla piazza di San Rufino, nella parte alta della città abitata dai nobili. Fin dall’inizio Chiara si rivela una donna forte e determinata, capace di contrastare l’intera famiglia pur di attuare il suo sogno di vita evangelica.

Sapendo di dover fronteggiare la resistenza dell’intero casato, fugge nella notte lasciandosi alle spalle ogni sicurezza. Proprio da questa casa nel 1211 (o forse nel 1212) fuggì nella notte verso la chiesetta della Porziuncola, dove l’attendevano Francesco ed i suoi compagni. Davanti all’altare della Madonna si tolse gli abiti preziosi per rivestirsi di una semplice tunica: lì Francesco le tagliò i capelli.

Inizialmente, Francesco condusse Chiara presso un monastero benedettino di S. Paolo delle Abbadesse di Bastia, per proteggerla dai parenti che volevano riportarla a casa. Dopo un’altra breve tappa, nei pressi del reclusorio femminile di Sant’Angelo in Panzo, alle pendici del monte Subasio, Francesco la condusse nel piccolo monastero di San Damiano, insieme alla sorella Agnese ed ad altre compagne che l’avevano raggiunta, tra cui anche la madre Ortolana. Qui visse per 42 anni, fino alla morte.

Continua…

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