A questo punto della ricerca di ENGIM sulla storia del popolo moxeños è necessario un commento a quella che è, forse da sempre, la protagonista nella vita del territorio: la musica dei MOXOS.
Dopo l’espulsione dei gesuiti, quasi tutte le musiche delle missioni boliviane andarono perdute. Si salvarono solo quelle che gli indios riuscirono a nascondere (Chiquitos) o a portare con sé nella foresta amazzonica (Moxos). La musica nativa, normalmente non scritta, poteva essere salvata solo attraverso la tradizione orale.
La Escuela de Musica di San Ignacio de Moxos ha iniziato la ricerca di questo patrimonio musicale circa 10 anni fa. Negli ultimi tre anni anche l’associazione ENGIM, con il sostegno del Ministero Affari Esteri, ha appoggiato questa ricerca per quanto riguarda brani della musica precolombiana che i gesuiti avevano inserito nei riti religiosi da compiersi non tanto all’interno della chiesa, ma fuori (processioni, feste patronali).
Nel concerto dell’Ensemble Moxos, il programma è diviso in due parti, la prima dedicata a brani di musica strumentale barocca, le cui partiture sono state salvate dagli indigeni e ritrovate nei territori Chiquitos e Moxos:
In hoc mundo
- Zipoli –AMCh*
Sonata chiquitana IV
Anónimo –AMCh*
Misa San Xavier
Kyrie y Gloria
- G. B. Bassani – AMCh*
La sonata chiquitana IV di anonimo, fa capire che si tratta di una sonata barocca scritta da un compositore sconosciuto ma senz’altro europeo – molto probabilmente italiano – e forse rimodulata al tempo dei gesuiti con l’apporto dei maestri di cappella indigeni.
La seconda dedicata a musiche native recuperate nella foresta amazzonica grazie alla tradizione orale degli indios Moxos:
1. Aquél Monte
Anónimo moxeño
2. Verso de Navidad I
Anónimo moxeño
3. Dios te Salve
Anónimo moxeño
4. Verso de Navidad II
Anónimo moxeño
5. Ofertorio y Vísperas
Tradicional moxeño
Continua…