L’impegno di ENGIM (Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo) per i diritti delle donne persegue nella sua riflessione e nei suoi convegni, che hanno come protagonisti la formazione dei ragazzi/e, e con loro il futuro della nostra società. Per fare ciò è necessario dunque addentrarsi nel tema dal punto di vista legislativo.
È il 10 dicembre 1948 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha stabilito il riconoscimento dei “diritti” della persona, e quindi, l’approvazione e la promulgazione della Dichiarazione Universale dei “Diritti Umani”, in cui si afferma: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità̀ e diritti”. Ed ancora: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella
presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”.
A oggi però, sappiamo che i progressi per raggiungere ed eliminare il divario di genere, rimane un obiettivo ancora lontano. Quello che preoccupa è che esiste una discriminazione, più o meno latente, che può̀ accompagnare l’intera vita delle donne, che nei casi più complessi, arriva a causare l’esclusione dalla vita economica, sociale e culturale del loro stesso paese. Infatti, ciò che emerge dagli studi è che il divario che contraddistingue il mondo maschile da quello femminile è un fenomeno trasversale, non legato a particolari culture, religioni o nazioni. È diffuso in quasi tutto il mondo, e in un modo più o meno evidente. Ovviamente, tali differenze dipendono dalla società e dal contesto socio–culturale che contraddistingue quella data nazione, ma ciò che è certo è che tale disgregazione, laddove è più forte, comporta un rallentamento sociale. Infatti, più una nazione è discriminatoria tra i generi, più questa subisce impedimenti nel suo sviluppo. Ergo: una società unilaterale, che ha uno sguardo esclusivo, non può andare lontano.
L’impegno a cui siamo chiamati tutti per i prossimi quindici anni è il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Infatti, lo scorso settembre 2016, l’ONU ha presentato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che ha come target d’azione: le persone, il pianeta, lo sviluppo. L’agenda ingloba in sé 17 Obiettivi, sottoscritti da 193 paesi, e il quinto Obiettivo dei quali è il raggiungimento dell’uguaglianza di genere! Perché nessun paese, nessun individuo, deve sentirsi escluso in questo percorso di civiltà.
Continua…