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La storia di Giovanni Lindo Ferretti da star del Punk ad artista raffinato e spirituale – I parte

 

Oggi parliamo di musica e di fede, raccontiamo la storia di un grande artista italiano: Giovanni Lindo Ferretti.

La rivista periodica “il mucchio selvaggio” ha scritto di lui: “è una persona speciale, Ferretti, diversa da ogni altra. Di quelle che, non sembri esagerato, possono cambiare la vita di quanti ne incontrano il percorso”.

Giovanni è nato nel 1953 a Cerreto Alpi, in Emilia. È considerato uno dei padri del Punk italiano. È sicuramente uno dei nostri artisti più originali e significativi. Dopo gli studi ha lavorato cinque anni come operatore psichiatrico e subito dopo ha iniziato a viaggiare per l’Europa: a Berlino ha incontrato Massimo Zamboni, con il quale nel 1982 ha fondato i “CCCP Fedeli alla linea”, scioltisi poi nel 1990. Due anni più tardi ha creato i CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti). E da allora a oggi ha proseguito il suo percorso come solista.

Nonostante l’immagine da cattivo ragazzo, in realtà Giovanni nasconde un’anima in fermento. Infatti, per tutta la vita ha mantenuto una ricerca spirituale molto forte che lo ha condotto a compiere un lungo e tortuoso percorso artistico e umano che lo ha avvicinato alla Fede in Cristo. Di grande sostegno sono stati per lui gli scritti di Benedetto XVI e l’esempio di Papa Francesco.

Oggi Giovanni risiede sull’Appennino emiliano. Vive una vita semplice, vicino ai suoi cavalli, scrivendo e facendo musica, tutto per dare voce al suo mondo interiore. Motivo per cui ha scritto molto ed ha continuato a cantare in giro per l’Italia. Su «Avvenire» ha pubblicato una rubrica intitolata «Dal crinale». Ed ha scritto un paio di libri: “Barbarico” e “Reduce”, in quest’ultimo descrive la sua poetica. Ha continuato a girare l’Italia con spettacoli come “Pascolare” in cui esalta la musica popolare. Ha presentato letture di teatro e ha seguito giovani autori. Ha portato avanti iniziative a carattere spirituale e culturale, in cui ha raccontato soprattutto delle sue grandi passioni: la storia dell’Emilia, i cavalli, la Resistenza, l’Appenino tosco-emiliano. Uno dei suoi ultimi lavori in giro per l’Italia è “A cuor contento” in cui presenta un repertorio ampio che abbraccia i trent’anni della sua carriera. Ascoltando le sue parole e la sua musica si percepisce in lui il fervore e la pace. Il suo fermento spirituale, soprattutto in giovane età, ha sempre risaltato nel suo essere, tanto da sembrare quasi un controsenso.

Continua…

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