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Vivere con la sclerosi multipla – Claudia e la sua voglia di vivere! – II parte

 

Quando la malattia colpisce una vita, la cambia, a volte la stravolge. Claudia non è rimasta esente, ma l’ha accettata. Nonostante la consapevolezza di dover assumere su di sé la cognizione di non poter programmare la sua esistenza, ne accettare il limite fisico. Sa che non potrà riuscire a fare tutto quello che vorrebbe, e soprattutto, è consapevole che non potrà avere la certezza del suo essere nel suo domani. Claudia è spinta a vivere nella fiducia e si apre alle infinite possibilità di Dio, perché solo lui ti fa toccare con mano la sua fiducia. Claudia sa che se ti affidi a quella consapevolezza, cioè, che è proprio nella tua maggior debolezza, come dice S. Paolo, che sei forte! Allora anche il dolore cambia il suo senso.  Perché la potenza meravigliosa di Dio è libera di agire proprio nelle nostre fragilità. Se si accoglie la sofferenza, se la si vivi non come una sfortuna, una punizione, ma come un dono di Chi ti ama, di Chi è sempre con te, allora è possibile scoprire che la tua vita non è mai inutile, banale, ma preziosa.

Ogni tanto penso di essere impazzita – afferma Claudia – come si può dire che la sofferenza è un dono? Siamo stati fatti per la gioia, per la bellezza, e la felicità piena è il nostro destino, eppure, se guardo la croce, non mi fa paura, non è brutta (pur essendo abominevole), non vedo più un luogo di dolore ma un luogo santificato dall’Amore, profumato dalla Salvezza: la croce profuma, è fiorita, porta frutti e da luogo di morte diventa “albero di vita”. Se guardo la croce, la voglio baciare e abbracciare perché il mio Signore è lì per noi, e se l’abbraccio, i segni, il sangue, mi rimangono addosso inevitabilmente, mi incidono e si incidono nella mia carne. Ogni giorno il Signore chiede a ciascuno di noi, ognuno nel posto in cui è, nella sua condizione, con i suoi talenti: “ ci stai? Ci stai a stare con me, a farmi entrare nella tua vita e poi a “venire dietro di me” con la tua croce che è sofferenza, fallimento, fragilità ma anche libertà, promessa di gioia senza fine, amore immenso, salvezza? Ci stai?”.

Continua…

 

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