società

Vivere con la sclerosi multipla – La storia di Claudia – I parte

 

Raccontare una vita non è mai banale, ognuno di noi è unico e irripetibile. La storia che raccontiamo oggi è quella di Claudia, è quella di una giovane donna, come tante, con sogni e speranze. Ma con una voglia in più, quella di realizzare il progetto d’Amore che Dio ha per lei. Dapprima è arrivata la laura in psicologia – col preciso desiderio di usarla per essere strumento utile a migliorare la condizione umana dei più bisognosi –, poi è arrivato il matrimonio – un rapporto germinato e maturato nell’affidamento a Dio – e alla fine è arrivata Elena. Una bambina meravigliosa! Claudia ha tanta, tanta voglia di amare… di amare davvero. Amare la vita e amare il prossimo. Il suo impegno verso gli ultimi è costante. E assieme a Mario ed Elena tutto sembra andare verso la pienezza. Poi però iniziano i primi problemi di salute che piano piano diventano grandi… Problemi che le bloccano la vita, i progetti, i sogni. O forse… glieli trasformano… in altri sogni… in altre consapevolezze… Claudia ha la sclerosi multipla. Prima della scoperta della malattia tutto era meraviglia e la vita era un continuo desiderare e progettare, seppure nella fiducia in Dio. Dopo la malattia tutto è diventato accoglienza. Prima Claudia voleva “aiutare gli altri” e stare vicino a chi soffre, adesso è lei a soffrire. Prima era indipendente e autonoma, adesso non può più fare quello che vuole. Ora non può che affidarsi a Dio e ha ciò che Lui vuole per lei… e nonostante tutto… accettarlo davvero.

In una bellissima lettera in cui Claudia mi ha confidato i suoi pensieri e che assieme abbiamo deciso di condividere, mi ha scritto: “vedi, la sclerosi multipla, è una malattia assolutamente imprevedibile, cambia da un giorno all’altro, anzi all’interno di uno stesso giorno, ora puoi fare una cosa e tra un po’ non riesci; non ti chiede il permesso, arriva con nuovi sintomi, o ne riaccende di vecchi all’improvviso, non ne puoi prevedere la durata né il decorso. Tutto questo ti lascia un grande senso di precarietà e di impotenza, perché non puoi ‘avere il controllo’ della situazione, né sapere cosa ti accadrà ed essere preparata. Eppure, se l’accogli, ti insegna a vivere l’oggi come unico luogo possibile e da valorizzare, ti libera dai tuoi progetti, pur belli, giusti, ma che ‘portano la tua firma’ cioè sono viziati dai tuoi desideri, dalle tue convinzioni, dalle tue paure.

Continua…

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